Abbiamo l’onore ed il piacere di invitarVi il giorno 12 gennaio 2013 a Vicenza presso il Teatro Comunale Astra alle ore 21 al Concerto “Stella… Una canzone per Chico” un evento organizzato dall’Associazione “Chico Forti FREE” in collaborazione con il Tributo a Venditti “In Questa Banda di Ladri” e la Salvo Natoli Management.
Enrico “Chico” Forti è un italiano detenuto “innocente” dal 1999 in un carcere di massima sicurezza di Miami, Florida, U.S.A., condannato ingiustamente all’ergastolo per omicidio. l’Associazione “Chico Forti FREE” si batte per far conoscere la sua storia al fine di ottenere la revisione del processo e dimostrare la sua innocenza.
Da tempo, ma soprattutto in quest’ultimo periodo, oltre alla suindicata associazione no profit, in molti, con il Ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi in prima persona, si stanno occupando di questo caso a dir poco scandaloso.
Molti Artisti, Personaggi e Vip dello spettacolo ne parlano per tenere viva la speranza che un giorno il caso possa essere riaperto.
La tesi di innocenza di Chico Forti è stata portata avanti da personaggi illustri quali il giudice Ferdinando Imposimato ed in prima persona dalla famosa criminologa Dott.ssa Roberta Bruzzone con la speranza di riuscire ad arrivare quanto prima ad una revisione del processo.
L’evento consiste in un Concerto musicale “Chico & Friends” presentato dalla Dott.ssa Roberta Bruzzone, con la presenza di artisti e personaggi del mondo dello spettacolo che “gratuitamente” parteciperanno alla serata con il loro contributo.
L’ingresso sarà libero e gratuito e con l’occasione si continuerà con la raccolta fondi per Chico, iniziata in occasione della conferenza stampa tenutasi a Milano il giorno 17 novembre 2012 presso il Circolo della Stampa Palazzo Bocconi.
Per questo chiediamo anche un Tuo sostegno con la Tua graditissima presenza, se possibile.
Ti salutiamo affettuosamente con un grazie da parte nostra ma soprattutto da parte di Chico. STRUTTURE RICETTIVE: PER ORA ABBIAMO OTTENUTO DUE CONVENZIONI: CON L'OSTELLO DI VICENZA CHE CI FA IL 15% DI SCONTO. BASTA SPECIFICARE EVENTO CHICO FORTI (TEATRO ASTRA) http://www.ostellovicenza.it E CON L'HOTEL DOGEhttp://www.hoteldoge-vi.it
Fa piacere sapere che in periodi come questo, in cui ci chiudiamo nelle nostre case con amici e parenti cercando di vivere il più serenamente possibile le festività, resta ancora un pensiero per Chico Forti che sta passando il suo tredicesimo Natale in carcere da solo, senza l'affetto delle persone che ama di più al mondo e con la consapevolezza di non aver mai commesso l'atto di cui è stato accusato e per cui è stato così sbrigativamente condannato.
Forse è proprio questo, forse è proprio quella punta di rabbia per un'ingiustizia così a lungo perpetrata verso un nostro connazionale che fa sì che non ci si possa esimere dal ricordare la sua triste e dolorosa vicenda; e allora Fiorello riapre per un giorno la sua Edicola Fiore per ribadire che anche lui crede nell'innocenza di Chico Forti.
E poi il Direttore del Tg5 Clemente Mimun che dedica ben due servizi nei Tg di oggi delle ore 13.30 e delle ore 20, all'audio messaggio di Chico registrato per augurare buon Natale a tutti coloro che credono in lui;
E' a queste persone che vogliamo manifestare la nostra più sentita gratitudine, perché è grazie a loro, è grazie al loro sostegno e alla loro professionalità e sensibilità che in molti, in quest'ultimo anno sono venuti a conoscenza della storia di Chico e hanno potuto riflettere sulle sue vicissitudini convincendosi sempre di più che quest'uomo stia scontando da troppi anni, una condanna per un reato che non ha mai commesso.
Chico Forti augura a tutti Voi un Natale speciale. Leggete la sua bellissima lettera mentre ascoltate la sua voce in diretta nel video allegato..
Durante il periodo Natalizio sono solito ricevere lettere che scaldano il più freddo dei cuori, che
intagliano la pelle più dura. Mi ha scritto qualche giorno fa una ragazza vent'enne fiorentina di
nome Ambra, una di quelle lettere che ti fanno sentire privilegiato per riceverle, che ti fanno sentire
fiero della tua nazionalità. Nel leggere le parole di Ambra, ho percepito a livello epidermico il suo
entusiasmo, la sua grande voglia di aiutarmi.
Mi è venuto spontaneo pensare a Savanna Sky, la mia figlia maggiore che il 30 di questo mese
compie 18 anni. Le sto scrivendo nel mese di Dicembre nel caso di malfunzionamento di questo
servizio postale "Tartaruga Express".
Dei miei 3 figli Savannah è quella che ha sofferto di più, aveva quasi 5 anni quando mi hanno
arrestato, è colei che non può dimenticare i baci della buona notte e le sue sveglie sussurrate con il
sorriso sulle labbra ogni mattina ... un lieto vivere quotidiano strappatoci con la velocità e la violenza
di una tromba d'aria.
I miei figli, fortunatamente sono cresciuti ottenendo ottimi risultati sia a livello scolastico che a
livello sportivo, dotati di una morale che renderebbe fiero anche il più burbero dei padri.
I miei 3 figli cammirano a testa alta e non si vergognano del proprio padre.
Purtroppo c'è ben poco che possono fare attivamente, soprattutto in questo Stato così ermetico, che
vede ogni influenza esterna come un attacco di peste bubbonica.
Crescendo sani nella vita, nel corpo e nella morale, hanno iniettato in me la forza necessaria per
continuare a sopravvivere. E’ anche vero che senza la gigantesca dimostrazione d’amicizia esternata
da centinaia di migliaia di persone in Italia, il mio cammino sarebbe stato molto più difficile, molto
più doloroso.
Vengo aggiornato nei limiti di ciò che mi è permesso su quanto viene fatto per me.
Ho saputo della vostra ultima iniziativa concreta, la raccolta fondi per le spese legali che state
effettuando su tutto il territorio nazionale. E' difficile trattenere le lacrime, immancabile il nodo alla
gola che accompagnano quel senso di orgoglio per essere italiano.
Non auguro questa esperienza al mio peggior nemico, eppure ci sono aspetti in questa
incarcerazione che raggiungono l’intensità delle antiche tragedie raccontate da Omero e Virgilio.
Per un uomo libero è difficile, se non impossibile, vivere queste emozioni.
Alle elementari ero rimasto incredulo alla rivelazione che Salgari non aveva mai visitato la Malaysia,
un paese descritto nei suoi libri nei minimi dettagli. Nel periodo liceale, poi, mi sono domandato
più volte come Leopardi riuscisse a descrivere passione ed amore con tanta veemenza, che certo
non era fisicamente baciato dalla fortuna. Ero inoltre perplesso verso la notorietà di Marco Polo,
un astuto che utilizzando i racconti di altri ha descritto in modo accattivante un mondo sconosciuto
e civiltà simmetricamente opposte alle nostre: in realtà si chiamava Marco Pilich, nato a Korcula in
Dalmazia e non era italiano.
Le loro storie comunque hanno fermentato la fantasia di innumerevoli proseliti e sembrerebbe
quasi d'obbligo e dimostrativa la frase "il fine giustifica i mezzi". Io non sono mai stato un grande
ammiratore di Machiavelli: calpestare il prossimo per trarne un vantaggio personale non è né il mio
stile né la mia filosofia: preferisco Confucio e Gandhi con la pace come centro dell'Universo.
Forse è naif ed utopico, è comunque un sogno che è bello avere, un traguardo spesso irragiungibile,
che vale la pena preporsi.
Qualche cosa dentro di me in questi quattordici anni, privo di libertà è cambiato - il tempo
incarcerato intacca l'integrità . Non ho più i sonni tranquilli, come un tic nervoso, ci sono pensieri,
che, per quanto seriamente tentiamo, non riusciamo a controllare .
Così è la natura umana, ci dimentichiamo le cose che dovremmo ricordare e ci ricordiamo delle cose
che vorremo dimenticare. Per fortuna io ho voi come distrazione. I momenti di riflessione solitari
sono delle battaglie interne difficili da sostenere, a volte, un po' codardo, ripiego rifugiandomi nel
diniego, evitando di pensare, di ricordare - eppure allo stesso tempo sono le memorie felici dei miei
primi 40 anni che mi hanno aiutato a rimanere sano di mente.
Rinchiuso in questa cella ho conosciuto il profondo significato della parola pazienza, ho imparato
a regolare l'autocontrollo del mio temperamento, ho imparato a valutare anche l'amicizia più
superficiale.
Negli anni 80 e 90 mi sentivo invincibile: riuscivo in qualunque fosse il soggetto in cui mi cimentassi,
i miei sogni si trasformavano in breve tempo in realtà. Ho avuto la fortuna di apprendere tante
lingue, ho fatto amicizia con persone da i più considerate ostili e inavvicinabili, ho vissuto e sono
stato accettato alle Hawaii, Australia, Indonesia, Filippine e Papua Nuova Guinea: paesi xenofobici
per eccellenza. Un'arma, fosse un coltello, una pistola, era un concetto relegato alla esclusive
cinematografiche.
Ho cercato di vivere la mia vita basandomi su valori sani .
Quattordici anni fa sono venuto a conoscenza di un nuovo mondo sino ad allora a me sconosciuto
ed ho provato la violenza ingiustificata, vigliaccherie, inganno, abuso e minestre liofilizzate.
Non è facile adattarsi ed accettare ciò che non approviamo, anche quando non esiste alternativa.
Ho imparato che ci sono battaglie nelle quali non posso lottare e tanto meno vincere. Ancora non
riesco a restare passivo di fronte ad un abuso, però adesso la mia reazione è più ponderata, meno
spontanea. L'eroe qui dentro ha vita breve. Cerco, quando possibile, di prevenire una collisione e se
impossibile, di limitarne i danni: sono amico di tutti e di nessuno. Durante il giorno sono socievole,
alla sera mi rinchiudo nel mio bozzolo ermetico in uno stato di trance meditativo dove ripercorro gli
anni vissuti felicemente, senza l'inquinamento dei cattivi pensieri.
So che oltre alle moltissime persone che credono nella mia innocenza, ce ne sono alcune,
fortunatamente poche, che tendono verso la versione di colpevolezza ed è a loro e anche a chi mi
ritiene colpevole, che voglio augurare un felice anno nuovo. In uno Stato democratico come l'Italia è
giusto che ognuno abbia diritto alla propria opinione, solo chiedo che l’opinione non sia influenzata
da motivi reconditi e cattiveria, non per me, ma per i miei familiari e per coloro che mi sono vicini.
Attaccare chi mi difende è una vigliaccheria. Abbiate il coraggio di attaccare me senza coinvolgere
altre persone.
Non ricordo e spero di non avere involontariamente commesso un gesto di cattiveria gratuita.
Ho sempre avuto la voglia di equiparare i migliori: dentro di me rifiutavo il concetto della parola
impossibile.
I valori morali, che ho avuto la fortuna di ereditare dai miei genitori, li ho poi appresi con l'esempio.
Allo stesso modo ho ricevuto punizioni adeguate per i miei sbagli giovanili. Mai dimenticherò
lo schiaffone di mio padre per essermi permesso di criticare ad alta voce una coppia seduta al
ristorante ad un tavolo limitrofo per aver diviso un piatto di minestra . Non ci fu bisogno di parole:
l’immediata vergogna provata non fu per l'imbarazzo dello schiaffo pubblico, ma per l’idiozia della
mia frase.
Grazie papà per ciò che mi hai insegnato. So che mi stai osservando dalla tua nuvoletta a forma
di albero di Natale. Il solo pensarti mi fa venire le lacrime agli occhi, però, so che sei fiero di me e
coloro che hanno la fortuna di vedere dall'alto, sanno che non hai motivo di vergognarti di tuo figlio.
Anche per te va il mio augurio e te lo mando usando il maestrale, il mio vento forte favorito .
Alla mamma, a Stefano, Gianni e Wilma e i miei figli questo messaggio: " rimaniamo una famiglia
invidiabile".
A tutti gli amici vecchi e nuovi un enorme abbraccio virtuale. La sola cosa che posso regalarvi sono
solo queste righe scritte di getto. Dico di getto, perchè spesso se non le imbuco immediatamente le
lettere dedicatevi sono tentato di accartocciarle: è immediata l’autocritica, la voce: “questa è la tua
vita Chico, quale è il motivo di renderla pubblica? stai peccando di presunzione!”
Alla fine però l'amore che provo per Voi prevale: con un amico ti puoi confidare, senza censura,
senza lasciare la crema tralasciando il resto. E' per questo che, anche se qualche volta con le lacrime
agli occhi , continuo a scrivervi pubblicamente, perché questo è il minimo che posso fare per
contraccambiare le vostre continue incredibili dimostrazioni di solidarietà e d’amicizia.
Questa mia lettera di Natale è un po' più triste delle precedenti e me ne scuso, però, rifacendomi al
Leopardi, proprio per questo è più vera.
Gli anni passano ed anche se il futuro è incerto, io non mollo, non lo farò mai.
Non possiedo nè la fama nè la voce di illustri predecessori, che hanno usato la lotta pacifica e la
resistenza passiva prima di me. Come loro però, credo in un mondo migliore, se non per me per i
nostri figli e per le generazioni a venire.
Con una palla di neve immaginaria
Vi invio un augurio di Natale e un felice Anno Nuovo - di cuore.
Nonostante la situazione di crisi che sta vivendo l'Italia in questo particolare momento e nonostante i disagi della politica, c'è qualcuno che non dimentica gli impegni presi e continua a sostenerli e seguirli con costanza e fermezza; è Giulio Terzi, ormai ex ministro degli Esteri del governo Monti che in questi 13 mesi si è attivato per donare a Chico Forti quella speranza ormai da troppo tempo negata.
Questo è il suo tweet di questa mattina, ennesima luce, accesa in questa strada lunga ormai 13 anni. Vogliamo ringraziare di cuore e manifestare nuovamente la nostra immensa stima per il Ministro Terzi perché è grazie alla sua integrità e serietà di professionista nonché alla sua sensibilità come uomo che oggi possiamo finalmente sperare in un giusto processo per questo nostro connazionale ormai da troppo tempo dimenticato.
Grazie di cuore!
Vi riproponiamo di seguito le due importati interviste rilasciate dal Ministro Terzi durante il suo periodo di mandato e in cui ribadisce fermezza e impegno della Farnesina nel sostenere un giusto processo per Chico Forti.
Quest'anno sotto l'albero il desiderio è uno solo... LIBERTA' PER CHICO FORTI! Ma c'è bisogno dell'aiuto di tutti.
Tanti auguri a tutti voi da tutti noi!
Karmen, Monica, Etta, Chiara, Silvia, Alberto, Sabrina, Roberto, Katia, Viola, Marta
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Puoi farlo ADESSOeffettuando un versamento sul c/c: “Una Chance per Chico”
IBAN:IT 77 Z 03268 01800 052141 263560
- BIC: SELBIT2BXXX
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Ogni contributo, piccolo o grande, sarà di vitale importanza per aiutare Chico a riacquistare la sua libertà e la sua vita. Grazie.
"La famiglia di Chico Forti, dopo aver mantenuto per mesi un comporamente civile ed educato nei confronti del sig. Giusti, ha visto che comunque non recede dalle sue intenzioni di avere un atteggiamento di aggressione ingiustificata nei confronti di Chico.
A questo punto, visto che non vuole capire il senso di riservatezza che circonda la documentazione processuale, malgrado gli siano state spiegate le motivazioni pazientemente e civilmente un'infinità di volte, la famiglia invita tutti coloro che sono interessati al caso di Chico Forti a non rispondere alle sue provocazioni. Grazie."
LUNEDI' 10 DICEMBRE alle ore 20.30, parte su Twitter il nuovo tweetstorming per diffondere la pagina del blog per le DONAZIONI!
Ecco le importantissime istruzioni a cui potete attenervi per contribuire a divulgare non solo l'assurda vicenda di Chico ma soprattutto, per far sapere a più persone possibili che adesso ognuno di noi può aiutarlo concretamente dando il proprio contributo per pagare le ingenti spese legali che dovrà sostenere la famiglia.