Abbiamo l’onore ed il piacere di invitarVi il giorno 12 gennaio 2013 a Vicenza presso il Teatro Comunale Astra alle ore 21 al Concerto “Stella… Una canzone per Chico” un evento organizzato dall’Associazione “Chico Forti FREE” in collaborazione con il Tributo a Venditti “In Questa Banda di Ladri” e la Salvo Natoli Management.
Enrico “Chico” Forti è un italiano detenuto “innocente” dal 1999 in un carcere di massima sicurezza di Miami, Florida, U.S.A., condannato ingiustamente all’ergastolo per omicidio. l’Associazione “Chico Forti FREE” si batte per far conoscere la sua storia al fine di ottenere la revisione del processo e dimostrare la sua innocenza.
Da tempo, ma soprattutto in quest’ultimo periodo, oltre alla suindicata associazione no profit, in molti, con il Ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi in prima persona, si stanno occupando di questo caso a dir poco scandaloso.
Molti Artisti, Personaggi e Vip dello spettacolo ne parlano per tenere viva la speranza che un giorno il caso possa essere riaperto.
La tesi di innocenza di Chico Forti è stata portata avanti da personaggi illustri quali il giudice Ferdinando Imposimato ed in prima persona dalla famosa criminologa Dott.ssa Roberta Bruzzone con la speranza di riuscire ad arrivare quanto prima ad una revisione del processo.
L’evento consiste in un Concerto musicale “Chico & Friends” presentato dalla Dott.ssa Roberta Bruzzone, con la presenza di artisti e personaggi del mondo dello spettacolo che “gratuitamente” parteciperanno alla serata con il loro contributo.
L’ingresso sarà libero e gratuito e con l’occasione si continuerà con la raccolta fondi per Chico, iniziata in occasione della conferenza stampa tenutasi a Milano il giorno 17 novembre 2012 presso il Circolo della Stampa Palazzo Bocconi.
Per questo chiediamo anche un Tuo sostegno con la Tua graditissima presenza, se possibile.
Ti salutiamo affettuosamente con un grazie da parte nostra ma soprattutto da parte di Chico. STRUTTURE RICETTIVE: PER ORA ABBIAMO OTTENUTO DUE CONVENZIONI: CON L'OSTELLO DI VICENZA CHE CI FA IL 15% DI SCONTO. BASTA SPECIFICARE EVENTO CHICO FORTI (TEATRO ASTRA) http://www.ostellovicenza.it E CON L'HOTEL DOGEhttp://www.hoteldoge-vi.it
Fa piacere sapere che in periodi come questo, in cui ci chiudiamo nelle nostre case con amici e parenti cercando di vivere il più serenamente possibile le festività, resta ancora un pensiero per Chico Forti che sta passando il suo tredicesimo Natale in carcere da solo, senza l'affetto delle persone che ama di più al mondo e con la consapevolezza di non aver mai commesso l'atto di cui è stato accusato e per cui è stato così sbrigativamente condannato.
Forse è proprio questo, forse è proprio quella punta di rabbia per un'ingiustizia così a lungo perpetrata verso un nostro connazionale che fa sì che non ci si possa esimere dal ricordare la sua triste e dolorosa vicenda; e allora Fiorello riapre per un giorno la sua Edicola Fiore per ribadire che anche lui crede nell'innocenza di Chico Forti.
E poi il Direttore del Tg5 Clemente Mimun che dedica ben due servizi nei Tg di oggi delle ore 13.30 e delle ore 20, all'audio messaggio di Chico registrato per augurare buon Natale a tutti coloro che credono in lui;
E' a queste persone che vogliamo manifestare la nostra più sentita gratitudine, perché è grazie a loro, è grazie al loro sostegno e alla loro professionalità e sensibilità che in molti, in quest'ultimo anno sono venuti a conoscenza della storia di Chico e hanno potuto riflettere sulle sue vicissitudini convincendosi sempre di più che quest'uomo stia scontando da troppi anni, una condanna per un reato che non ha mai commesso.
Chico Forti augura a tutti Voi un Natale speciale. Leggete la sua bellissima lettera mentre ascoltate la sua voce in diretta nel video allegato..
Durante il periodo Natalizio sono solito ricevere lettere che scaldano il più freddo dei cuori, che
intagliano la pelle più dura. Mi ha scritto qualche giorno fa una ragazza vent'enne fiorentina di
nome Ambra, una di quelle lettere che ti fanno sentire privilegiato per riceverle, che ti fanno sentire
fiero della tua nazionalità. Nel leggere le parole di Ambra, ho percepito a livello epidermico il suo
entusiasmo, la sua grande voglia di aiutarmi.
Mi è venuto spontaneo pensare a Savanna Sky, la mia figlia maggiore che il 30 di questo mese
compie 18 anni. Le sto scrivendo nel mese di Dicembre nel caso di malfunzionamento di questo
servizio postale "Tartaruga Express".
Dei miei 3 figli Savannah è quella che ha sofferto di più, aveva quasi 5 anni quando mi hanno
arrestato, è colei che non può dimenticare i baci della buona notte e le sue sveglie sussurrate con il
sorriso sulle labbra ogni mattina ... un lieto vivere quotidiano strappatoci con la velocità e la violenza
di una tromba d'aria.
I miei figli, fortunatamente sono cresciuti ottenendo ottimi risultati sia a livello scolastico che a
livello sportivo, dotati di una morale che renderebbe fiero anche il più burbero dei padri.
I miei 3 figli cammirano a testa alta e non si vergognano del proprio padre.
Purtroppo c'è ben poco che possono fare attivamente, soprattutto in questo Stato così ermetico, che
vede ogni influenza esterna come un attacco di peste bubbonica.
Crescendo sani nella vita, nel corpo e nella morale, hanno iniettato in me la forza necessaria per
continuare a sopravvivere. E’ anche vero che senza la gigantesca dimostrazione d’amicizia esternata
da centinaia di migliaia di persone in Italia, il mio cammino sarebbe stato molto più difficile, molto
più doloroso.
Vengo aggiornato nei limiti di ciò che mi è permesso su quanto viene fatto per me.
Ho saputo della vostra ultima iniziativa concreta, la raccolta fondi per le spese legali che state
effettuando su tutto il territorio nazionale. E' difficile trattenere le lacrime, immancabile il nodo alla
gola che accompagnano quel senso di orgoglio per essere italiano.
Non auguro questa esperienza al mio peggior nemico, eppure ci sono aspetti in questa
incarcerazione che raggiungono l’intensità delle antiche tragedie raccontate da Omero e Virgilio.
Per un uomo libero è difficile, se non impossibile, vivere queste emozioni.
Alle elementari ero rimasto incredulo alla rivelazione che Salgari non aveva mai visitato la Malaysia,
un paese descritto nei suoi libri nei minimi dettagli. Nel periodo liceale, poi, mi sono domandato
più volte come Leopardi riuscisse a descrivere passione ed amore con tanta veemenza, che certo
non era fisicamente baciato dalla fortuna. Ero inoltre perplesso verso la notorietà di Marco Polo,
un astuto che utilizzando i racconti di altri ha descritto in modo accattivante un mondo sconosciuto
e civiltà simmetricamente opposte alle nostre: in realtà si chiamava Marco Pilich, nato a Korcula in
Dalmazia e non era italiano.
Le loro storie comunque hanno fermentato la fantasia di innumerevoli proseliti e sembrerebbe
quasi d'obbligo e dimostrativa la frase "il fine giustifica i mezzi". Io non sono mai stato un grande
ammiratore di Machiavelli: calpestare il prossimo per trarne un vantaggio personale non è né il mio
stile né la mia filosofia: preferisco Confucio e Gandhi con la pace come centro dell'Universo.
Forse è naif ed utopico, è comunque un sogno che è bello avere, un traguardo spesso irragiungibile,
che vale la pena preporsi.
Qualche cosa dentro di me in questi quattordici anni, privo di libertà è cambiato - il tempo
incarcerato intacca l'integrità . Non ho più i sonni tranquilli, come un tic nervoso, ci sono pensieri,
che, per quanto seriamente tentiamo, non riusciamo a controllare .
Così è la natura umana, ci dimentichiamo le cose che dovremmo ricordare e ci ricordiamo delle cose
che vorremo dimenticare. Per fortuna io ho voi come distrazione. I momenti di riflessione solitari
sono delle battaglie interne difficili da sostenere, a volte, un po' codardo, ripiego rifugiandomi nel
diniego, evitando di pensare, di ricordare - eppure allo stesso tempo sono le memorie felici dei miei
primi 40 anni che mi hanno aiutato a rimanere sano di mente.
Rinchiuso in questa cella ho conosciuto il profondo significato della parola pazienza, ho imparato
a regolare l'autocontrollo del mio temperamento, ho imparato a valutare anche l'amicizia più
superficiale.
Negli anni 80 e 90 mi sentivo invincibile: riuscivo in qualunque fosse il soggetto in cui mi cimentassi,
i miei sogni si trasformavano in breve tempo in realtà. Ho avuto la fortuna di apprendere tante
lingue, ho fatto amicizia con persone da i più considerate ostili e inavvicinabili, ho vissuto e sono
stato accettato alle Hawaii, Australia, Indonesia, Filippine e Papua Nuova Guinea: paesi xenofobici
per eccellenza. Un'arma, fosse un coltello, una pistola, era un concetto relegato alla esclusive
cinematografiche.
Ho cercato di vivere la mia vita basandomi su valori sani .
Quattordici anni fa sono venuto a conoscenza di un nuovo mondo sino ad allora a me sconosciuto
ed ho provato la violenza ingiustificata, vigliaccherie, inganno, abuso e minestre liofilizzate.
Non è facile adattarsi ed accettare ciò che non approviamo, anche quando non esiste alternativa.
Ho imparato che ci sono battaglie nelle quali non posso lottare e tanto meno vincere. Ancora non
riesco a restare passivo di fronte ad un abuso, però adesso la mia reazione è più ponderata, meno
spontanea. L'eroe qui dentro ha vita breve. Cerco, quando possibile, di prevenire una collisione e se
impossibile, di limitarne i danni: sono amico di tutti e di nessuno. Durante il giorno sono socievole,
alla sera mi rinchiudo nel mio bozzolo ermetico in uno stato di trance meditativo dove ripercorro gli
anni vissuti felicemente, senza l'inquinamento dei cattivi pensieri.
So che oltre alle moltissime persone che credono nella mia innocenza, ce ne sono alcune,
fortunatamente poche, che tendono verso la versione di colpevolezza ed è a loro e anche a chi mi
ritiene colpevole, che voglio augurare un felice anno nuovo. In uno Stato democratico come l'Italia è
giusto che ognuno abbia diritto alla propria opinione, solo chiedo che l’opinione non sia influenzata
da motivi reconditi e cattiveria, non per me, ma per i miei familiari e per coloro che mi sono vicini.
Attaccare chi mi difende è una vigliaccheria. Abbiate il coraggio di attaccare me senza coinvolgere
altre persone.
Non ricordo e spero di non avere involontariamente commesso un gesto di cattiveria gratuita.
Ho sempre avuto la voglia di equiparare i migliori: dentro di me rifiutavo il concetto della parola
impossibile.
I valori morali, che ho avuto la fortuna di ereditare dai miei genitori, li ho poi appresi con l'esempio.
Allo stesso modo ho ricevuto punizioni adeguate per i miei sbagli giovanili. Mai dimenticherò
lo schiaffone di mio padre per essermi permesso di criticare ad alta voce una coppia seduta al
ristorante ad un tavolo limitrofo per aver diviso un piatto di minestra . Non ci fu bisogno di parole:
l’immediata vergogna provata non fu per l'imbarazzo dello schiaffo pubblico, ma per l’idiozia della
mia frase.
Grazie papà per ciò che mi hai insegnato. So che mi stai osservando dalla tua nuvoletta a forma
di albero di Natale. Il solo pensarti mi fa venire le lacrime agli occhi, però, so che sei fiero di me e
coloro che hanno la fortuna di vedere dall'alto, sanno che non hai motivo di vergognarti di tuo figlio.
Anche per te va il mio augurio e te lo mando usando il maestrale, il mio vento forte favorito .
Alla mamma, a Stefano, Gianni e Wilma e i miei figli questo messaggio: " rimaniamo una famiglia
invidiabile".
A tutti gli amici vecchi e nuovi un enorme abbraccio virtuale. La sola cosa che posso regalarvi sono
solo queste righe scritte di getto. Dico di getto, perchè spesso se non le imbuco immediatamente le
lettere dedicatevi sono tentato di accartocciarle: è immediata l’autocritica, la voce: “questa è la tua
vita Chico, quale è il motivo di renderla pubblica? stai peccando di presunzione!”
Alla fine però l'amore che provo per Voi prevale: con un amico ti puoi confidare, senza censura,
senza lasciare la crema tralasciando il resto. E' per questo che, anche se qualche volta con le lacrime
agli occhi , continuo a scrivervi pubblicamente, perché questo è il minimo che posso fare per
contraccambiare le vostre continue incredibili dimostrazioni di solidarietà e d’amicizia.
Questa mia lettera di Natale è un po' più triste delle precedenti e me ne scuso, però, rifacendomi al
Leopardi, proprio per questo è più vera.
Gli anni passano ed anche se il futuro è incerto, io non mollo, non lo farò mai.
Non possiedo nè la fama nè la voce di illustri predecessori, che hanno usato la lotta pacifica e la
resistenza passiva prima di me. Come loro però, credo in un mondo migliore, se non per me per i
nostri figli e per le generazioni a venire.
Con una palla di neve immaginaria
Vi invio un augurio di Natale e un felice Anno Nuovo - di cuore.
Nonostante la situazione di crisi che sta vivendo l'Italia in questo particolare momento e nonostante i disagi della politica, c'è qualcuno che non dimentica gli impegni presi e continua a sostenerli e seguirli con costanza e fermezza; è Giulio Terzi, ormai ex ministro degli Esteri del governo Monti che in questi 13 mesi si è attivato per donare a Chico Forti quella speranza ormai da troppo tempo negata.
Questo è il suo tweet di questa mattina, ennesima luce, accesa in questa strada lunga ormai 13 anni. Vogliamo ringraziare di cuore e manifestare nuovamente la nostra immensa stima per il Ministro Terzi perché è grazie alla sua integrità e serietà di professionista nonché alla sua sensibilità come uomo che oggi possiamo finalmente sperare in un giusto processo per questo nostro connazionale ormai da troppo tempo dimenticato.
Grazie di cuore!
Vi riproponiamo di seguito le due importati interviste rilasciate dal Ministro Terzi durante il suo periodo di mandato e in cui ribadisce fermezza e impegno della Farnesina nel sostenere un giusto processo per Chico Forti.
Quest'anno sotto l'albero il desiderio è uno solo... LIBERTA' PER CHICO FORTI! Ma c'è bisogno dell'aiuto di tutti.
Tanti auguri a tutti voi da tutti noi!
Karmen, Monica, Etta, Chiara, Silvia, Alberto, Sabrina, Roberto, Katia, Viola, Marta
VUOI AIUTARE CHICO?
Puoi farlo ADESSOeffettuando un versamento sul c/c: “Una Chance per Chico”
IBAN:IT 77 Z 03268 01800 052141 263560
- BIC: SELBIT2BXXX
o cliccando sull'icona "DONAZIONE"
Ogni contributo, piccolo o grande, sarà di vitale importanza per aiutare Chico a riacquistare la sua libertà e la sua vita. Grazie.
"La famiglia di Chico Forti, dopo aver mantenuto per mesi un comporamente civile ed educato nei confronti del sig. Giusti, ha visto che comunque non recede dalle sue intenzioni di avere un atteggiamento di aggressione ingiustificata nei confronti di Chico.
A questo punto, visto che non vuole capire il senso di riservatezza che circonda la documentazione processuale, malgrado gli siano state spiegate le motivazioni pazientemente e civilmente un'infinità di volte, la famiglia invita tutti coloro che sono interessati al caso di Chico Forti a non rispondere alle sue provocazioni. Grazie."
LUNEDI' 10 DICEMBRE alle ore 20.30, parte su Twitter il nuovo tweetstorming per diffondere la pagina del blog per le DONAZIONI!
Ecco le importantissime istruzioni a cui potete attenervi per contribuire a divulgare non solo l'assurda vicenda di Chico ma soprattutto, per far sapere a più persone possibili che adesso ognuno di noi può aiutarlo concretamente dando il proprio contributo per pagare le ingenti spese legali che dovrà sostenere la famiglia.
Chico manda un accorato messaggio dal carcere dove è rinchiuso da 13 anni,
nel quale ringrazia i giornalisti e tutti i sostenitori,
che hanno preso a cuore la sua sorte.
"Sono orgoglioso di essere italiano."
E gli italiani, uniti, dimostreranno la loro generosità ed il loro cuore aiutando questo Italiano ad uscire da quel carcere, che chi ha avuto modo di visitare ha definito "se mai c'è un inferno, quello è tra i migliori candidati".
Questo è l'audio messaggio, ascoltatelo con attenzione:
Di seguito anche il video su Chico Forti che è stato proiettato durante la conferenza stampa del 17 novembre 2012 :
Carissimi amici di Chico,
sabato 17 novembre 2012 presso il Circolo della Stampa di Milano, si è svolta una conferenza stampa con lo scopo di aprire ufficialmente la campagna di raccolta fondi per finanziare quella che potrebbe essere l'ultima azione legale di Chico per cercare di ottenere la revisione del suo processo.
Chi desiderasse contribuire può cliccare sul seguente link:
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Puoi farlo ADESSOeffettuando un versamento sul c/c: “Una Chance per Chico”
IBAN:IT 77 Z 03268 01800 052141 263560
- BIC: SELBIT2BXXX
o cliccando sull'icona "DONAZIONE"
Ogni contributo, piccolo o grande, sarà di vitale importanza per aiutare Chico a riacquistare la sua libertà e la sua vita. Grazie.
La Conferenza Stampa pro Chico Forti si terrà a Milano
sabato 17 Novembre, presso il Circolo della Stampa,
Palazzo Bocconi, corso Venezia 48, alle ore 14:30 .
Ci sarà la partecipazione di Emma Bonino ed interverranno per l'occasione Roberta Bruzzone e Gianni Forti. Giovanni Terzi e Red Ronnie saranno i moderatori dell'evento !!! Vi aspettiamo numerosi
Ci fa immensamente piacere sapere che la storia di ingiustizia subita da Chico Forti sta uscendo dai confini italiani e si sta diffondendo anche in altri paesi.
Due famosi modelli svedesi ad esempio, hanno espresso sul loro blog la solidarietà verso Chico e auspicato un lieto fine per questa storia che si protrae ormai da 13 anni.
"Un amico italiano mi ha raccontatouna storiarecente chemi ha veramente toccato. E' la storia di un uomo di nomeChicoForti. L'uomo, innocente, è statocondannato all'ergastolonegli Stati Uniti. Gli Italiani rimasti colpiti dalla storiae Chico stesso,hanno combattutogià13 anni perdimostrare la sua innocentza.Chico ha figli che aspettano che il padre torni a casa. Immaginate quanto sia terribile essere condannato se si è innocente! Incrocio le dita perché questa storia abbia un lieto fine! Quando il mio amico, ThomasSalmeera in visitain Sveziami hafotografato conquesta t-shirt! Chico Forti ha sicuramente il mio supporto.Appena sono venuta a conoscenza della sua storia, ho letto tutto su di lui su internet."
Anche il giovanissimo modello svedese Fju Rungrueng venuto a conoscenza della vicenda ha espresso tutto il suo sostegno scrivendo anch'egli un post sul suo blog http://www.nattstad.se/fashionlover in cui scrive:
"Il mio amicoThomasSalmemi ha parlato diuna ''verastoria'' accaduta al suo amiconegli Stati Uniti, un uomo innocentecondannato per omicidionegli Stati Uniti. Ho cercato su googlela storiae ho lettoquasi tuttosu di luisu internet.La storiami ha davverocommosso!
Chico Forti, un uomo italiano che ha avuto quasi tutto dalla vita, successo, donne, fama,
soldi, una famiglia fantastica con tre bellissimi figli e che in in momento in cui
tutto sembrava aver raggiunto il massimo della perfezione ha visto il mondo
completamente crollare ai suoi piedi e tutto il sogno disintegrarsi per lasciare
la dura realta': le sbarre fredde di una prigione di massima sicurezza nelle
paludi infestate di alligatori delle Everglades in Miami, Florida e una certezza
agghiacciante: da questa prigione non ne uscira' piu' facilmente in quanto la
condanna e' stata la peggiore possibile (se si esclude forse la pena capitale
che da alcuni e' ritenuta anche piu' lieve come condanna): Ergastolo senza
possibilita' di sconti. ChicoFortiha combattutoper 13 anniper dimostrare la suainnocenza. E iotengole dita incrociatee speroe confidoche questo caso si possa risolveree questa storia abbia un lieto fine! IO TIFO PER TECHICO FORTI! P.S Puoi farcela! /FjuRungrueng"
Grazie di cuore a questi due nuovi amici che si sono uniti a noi nel combattere e sperare nella giustizia e in un nuovo e migliore futuro per un innocente che sta ormai scontando da troppo tempo una colpa che non ha.
Aggiorniamo questo post per ringraziare nuovamente il modello svedese Fju Rungrueng, nostro amico e amico di Chico Forti che, in occasione del compleanno di Chico, ha voluto dedicargli un post sul suo blog http://www.nattstad.se/fashionLover facendogli i suoi auguri e sperando che possa uscire presto dal carcere per poterlo conoscere! Grazie di cuore Fju!
Salvo Sottile, nel suo programma Quarto Grado su Rete4 ha trattato nuovamente del caso Chico Forti lo scorso venerdì, raccontando nuovamente la vicenda di Chico e facendo soprattutto un riassunto delle ultime importanti notizie riguardanti la vicenda, tra cui l'importante incontro avvenuto tra Jovanotti e Roberto Fodde.
Questo è il video del servizio andato in onda lo scorso venedì:
Finalmente possiamo dirlo anzi, gridarlo a gran voce con tutto il fiato che abbiamo dentro: Jovanotti si è unito a noi nel sostenere la causa di Chico Forti!
Tutto è iniziato anche grazie al grande Red Ronnie che è riuscito a mettere in contatto Lorenzo con Roberto Fodde che è, per chi non conoscesse a fondo la storia, il grande amico di Chico e uno dei suoi più attivi sostenitori e fa spesso da tramite tra Chico e il resto del mondo, abitando a Miami e quindi, riuscendo ad andarlo a trovare spesso.
Mercoledì scorso, Jovanotti era a Miami per un concerto ed ha colto l'occasione per fissare un incontro con Roberto, incontro che è stato interamente filmato e che potete vedere su RoxyBarTv a questo link:
Dal bellissimo incontro emerge la curiosità di Lorenzo per questo caso e il suo grande interessamento a tutta la vicenda; le sue domande hanno permesso a Roberto di spiegare, con la chiarezza e la semplicità che contradistinguono sempre le sue interviste, tanti punti del caso.
Lorenzo al termine della conversazione, ha auspicato la riapertura del processo, chiedendo che possa essere data a Chico la possibilità di poter raccontare una volta per tutte la sua verità; Lorenzo come tanti altri artisti, giornalisti, giuristi, volti noti della tv ha deciso di metterci la faccia ed è una cosa che ci riempie di gioia e di orgoglio e per la quale lo ringraziamo immensamente.
Vi riportiamo qua sotto anche il lungo commento scritto da Jovanotti qualche ora fa sulla sua pagina Facebook in merito a questo importante incontro:
A distanza di pochi giorni dal servizio del Tg2 in cui il Ministro Giulio Terzi ribadiva il suo impegno concreto nella vicenda di Chico Forti, il Tg5 grazie al giornalista Pierangelo Maurizio, torna a parlare del caso con una nuova intervista al Ministro Terzi.
Il Ministro sostiene ancora una volta il pieno appoggio della Farnesina affermando: "se vi sono delle possibilità affinché il processo si riapra, faremo di tutto perché ciò avvenga".
Potrà sembrarvi alquanto strano il titolo utilizzato per questo post ma è proprio così, Chico, da persona eclettica qual è, ha ricevuto una importante gratificazione per il lavoro di insegnante che svolge all'interno del carcere. L'amico di Chico, e ormai di tutti i sostenitori, Roberto Fodde, ci racconta questa nuova soddisfazione:
Ieri
ho saputo dalla classificatrice del carcere che Chico e' ora
l'insegnante piu' importante in quanto le sue classi dove insegna nel
programma REENTRY, cioe' delle persone che hanno solo 2 anni o meno per
rientrare in libertà, è stato un successone e vengono da tutti gli
altri carceri per seguirle e copiarle. Ora ha iniziato un corso speciale
di "general knowledge" cioe' di cultura Generale che e' stato aperto a
20 ergastolani.. e' la prima volta che questo avviene.. In Italia la
riabilitazione dei detenuti e' qualcosa che io quando avevo 14 anni e
cioe' 40 anni fa, era una priorità, in modo che una volta fuori, il
condannato non fosse costretto a ricadere nel crimine perche' rifiutato
da una società alla quale non era più preparato a vivere anche per la
ignoranza accumulata durante la pena.... Il programma funziona molto
bene, ha ricevuto i riconoscimenti ufficiali dall'amministrazione
carceraria della Florida che lo ha indicato come corso "modello" e tiene
Chico occupato e trattato con un minimo di rispetto in più... general
knowledge, geografia, lingue, matematica sono alcune delle materie da
lui trattate nelle lezioni... ora, poiche' il numero è chiuso ( i
detenuti sono 1600 e i posti disponibili un centinaio per ora) si fanno a
"botte" per entrare nelle classi dove Chico insegna... Bravo
Chico!... spero solo che non diventi indispensabile perche' allora... chi
ce lo rilascia più!?
Lo scorso giovedì 4 ottobre, al Tg2 delle ore 20.30 un nuovo servizio sul caso di Chico Forti, stavolta però il servizio includeva un'importante intervista al ministro Giulio Terzi il quale ha ribadito nuovamente tutto l'appoggio della Farnesina a Chico e ai suoi familiari; queste le sue parole:
"Da diversi mesi sto cercando di fare tutto il possibile affinché sul piano legale, abbia veramente l'assistenza che probabilmente non ha avuto all'inizio e che ci possano essere delle nuove strade per un riesame dell'intera questione. E' un tema molto difficile perché ci sono sentenze che hanno ripetuto l'impostazione originaria e quindi è un ostacolo grande ma c'è tutta la determinazione e l'impegno mio personale e dell'ambasciata a Washington dove abbiamo fatto anche recentemente delle riunioni di approfondimento, anche con i rappresentanti legali della famiglia."
Queste le parole del Ministro Terzi nel servizio del Tg2.
In un successivo tweet in risposta alla nostra leonessa Viola, il Ministro ribadisce il suo impegno nella vicenda.
Per vedere il video dell'intero servizio potete cliccare sul link sottostante:
Oggi pubblichiamo questo intenso resoconto di Roberto Fodde del recente viaggio a Miami fatto dagli zii di Chico Gianni e Wilma:
Gianni Forti e Roberto Fodde davanti alla Casa Bianca
Bentornati Gianni Forti e Wilma!
3 settimane intense al fianco dello Zio Gianni e della Zia Wilma sono
state veramente un tour de force.. Stare al fianco di Gianni e’ come
stare costantemente in groppa ad un torello da rodeo..
Una energia cosi’
insapettata in un uomo che questo mese di Ottobre compira’ 70 anni!..
Saranno le decine e decine di sigarette che fuma nonostante I miei
continui rimproveri , che gli danno questa energia ZIOnica? Grande
uomo Gianni e incredibile la Wilma, sempre precisa , calcolatrice,
diplomatica e letteralmente dietro ogni virgola.. E’ vero quello che si
dice in America.. dietro ogni buon Presidente c’e’ sempre una donna
eccezionale, e Wilma e’ una donna veramente al di fuori della norma!
Da 13 anni si battono senza stregua per cercare di far riconoscere la
innocenza di Chico. Se Chico e’ ancora in vita non dimenticato e con
ancora una speranza , nonostante l’iter giudiziario gia’ compiuto
negherebbe qualunque illusione, e’ anche grazie alla indefessa attivita’
e sacrificio disumano degli zii che hanno coinvolto la simpatia e
l’aiuto di centinaia di migliaia di persone che attraverso tutti i mezzi
di comunicazione stanno diffondendo questo TAM TAM che richiede di non
chiudere gli occhi su una vicenda troppo sporca per poter lasciare in
carcere a vita un nostro connazionale innocente. In tre settimane
abbiamo avuto un Tour de Force di incontri con politici, giornalisti,
avvocati, diplomatici, poliziotti, 6x6 volte siamo andati in carcere da
Chico ( 6 giorni x 6 ore ciascun incontro) e Gianni era sempre li’
fresco, anche dopo aver mangiato, per cortesia a Chico, le
porcherie/leccornie che sono cosi’ ambite da chi da 13 anni non ha mai
visto una pizza o un piatto di spaghetti o .. una torta!... Una
visitante di un altro detenuto ha festeggiato il compleanno del suo
compagno “creando una torta” con 2 gelati, tipo “biscotto” una
vaschetta di frutta sciroppata, e una bustina di noccioline..e una
pacchetto di biscotti al cioccolato OREO cookies.: ha riscaldato pochi
secondi il gelato nel microonde senza piatto girevole ( perche’
pericoloso se uno volesse tirarlo in testa ad una guardia) e poi ha
fatto un “letto” di noccioline piu’ o meno schiacciate con un cucchiaio
di plastica ( la cosa piu’ “dura” che puoi trovare a tavola) e
ricoperte con la frutta sciroppata a pezzettini e per finire “oreo”
cookies cioe’ biscotti al cioccolato sbricciolati sulla frutta e due
biscotti interi messi al centro……. Sembrerebbe patetica questa scena ma
a me ha fatto venire gli occhi lucidi vedendo la felicita’ di quel
detenuto che, come Chico, da anni non ha mai visto una torta e ha ancora
davanti a lui qualcuno che gli vuole ancora bene da sacrificarsi ad
andare a vederlo e preparargli con tutto iul cuore una torta che vale
piu’ di una mille foglie di “Chez le Notres” di Parigi ! Se le
piccole cose fanno immensamente felici chi e’ dentro e dipende
totalmente da Chi ha fuori a supportarlo, figurateVi quanto e’ felice
Chico di avere lo ZIOnico ( abbreviazione per Zio Bionico) fuori a
lottare per lui. La lotta dello zio Gianni e’ presente tutti I giorni
rilasciando interviste per radio, TV, giornali, scrivendo e contattando
tutti ,inclusi I Santi in Paradiso, che possano dare un contributo
efficace a questa lotta per la VERITA’.. Sono fiero di essere 8 anni al
suo fianco in questa lotta. Adesso siamo vicini alla battaglia finale.
Se riusciremo a far riaprire il processo, anche grazie alla fiducia che
il nostro Governo, tramite il Ministro Terzi , l’Ambasciatore a
Washington e il Console a Miami ci ha dato per continuare nella nostra
lotta , non saremo soli a cercare di far riconoscere la innocenza di
Chico, e avremo sicuramente piu’ possibilita’ di essere almeno
ascoltati, visto che nel passato non hanno neanche concesso di esaminare
I nostri appelli, bocciandoli, sempre e indistintamente , senza
motivazione.
Gianni,
Wilma e Roberto a Miami davanti alla "Freedom Tower" la torre della
liberta'. Senza accorgecene ci siamo messi in posa davanti ad un
cartello che dice "They want silence us... We will be heard!" che
significa.. ci vogliono far tacere.. ma saremo ascoltati!
E’ VERAMENTE IMPORTANTE che in questa fase cosi’
delicata, nessuno prenda iniziative personali NON COORDINATE. In America
NON FAREMO NIENTE di mediatico sino a quando sara’ il momento giusto.
Ogni anticipazione puo’ essere nociva alla linea di condotta degli
Avvocati puo’ inquinare le prove e potrebbe compromettere il loro
lavoro. In Italia , per favore, comunicate con noi prima di prendere
qualunque iniziativa. Noi Vi terremo al corrente degli sviluppi. tenete
in mente che e' una fase lenta e anche lunga e quindi, per favore
....pazienza! E, riprendendo la oramai famosa frase di Emile Zola
nel “J’accuse” dove parla di una storia di ingiustizia molto simile a
quella vissuta da Chico : “ La verita’ ha iniziato il suo corso e nessuno potra’ piu’ fermarla! Dai, Chico, ce la farai!
L'impegno dei media nella causa di Chico Forti, sta diventando sempre più imponente. Il Tg2 come altri telegiornali nazionali ha mandato in onda sempre più servizi dedicati al caso, domenica 23 settembre, in occasione del tweetstorming ne ha dato notizia nel tg delle 20.30.
Martedì 25 settembre inoltre la trasmissione di approfondimento del Tg2 "Punto di Vista" ha dedicato l'intera puntata al caso, con un'esclusiva intervista alla Dottoressa Roberta Bruzzone e al Giudice Ferdinando Imposimato che hanno spiegato con precisione dovizia di particolari, i punti più spinosi e contraddittori della vicenda. Ecco il loro intervento:
Il tweetstorming di domenica 23 settembre, ci ha regalato non solo una moltitudine di tweet e dimostrazioni di solidarietà, ma anche un "pensiero" artistico da parte di Claudia Maria Bertola (su twitter @Angioletto9), brillante grafica e designer sensibile alla storia di Chico, che ha preparato per l'evento del tweetstorming questo bellissimo disegno.
Noi ringraziamo di cuore Claudia Maria perché a volte un'immagine dice più di mille parole e la sua opera rende perfettamente l'idea della lotta pagifica di tutti i sostenitori in nome di verità e giustizia e della staffetta di solidarietà per Chico avvenuta domenica su Twitter. Vogliamo pubblicare anche un'altra delle sue opere disegnata sempre per Chico qualche tempo fa.
Sono stati organizzati molti tweetstorming per Chico Forti negli ultimi mesi ma mai nessuno di questi ha avuto un riscontro mediatico così forte e imponente.
Molte persone, di settimana in settimana, si sono unite ai sostenitori in questa lotta e prendendo esempio da Red Ronnie, Fiorello e Giovanni Terzi che per primi hanno sposato la causa di Chico, molti altri personaggi del mondo della televisione, della carta stampata e della radio si sono uniti ai sostenitori, valendosi della propria notorietà per divulgare la vicenda.
Questo appello così flebile solo qualche mese fa, è diventato un potente grido di solidarietà formato da un coro di voci sempre più numeroso.
Il sasso lanciato nell'immenso mare di Twitter ha cominciato a produrre cerchi sempre più grandi fino ad arrivare ad oggi; il risultato è stato un tweetstorming a cui centinaia di persone hanno partecipato, al grido di #arrendersimai.
Questi sono solo alcuni tweet di personaggi noti che hanno sposato la causa di Chico Forti e che in particolare hanno partecipato al tweetstorming di domenica 23 settembre ma oltre a questi, nel mondo della tv, del giornalismo e della musica, si sono uniti a noi in questi mesi, per citarne solo alcuni:Andrea Vianello, Salvo Sottile, Pierangelo Maurizio, Mario Adinolfi, Simone Cristicchi, Fiorella Mannoia, Raf, Hugo Poggi, Stefania Petyx, Cristina Plevani, Marco Bellavia, Carolyn Smith, Vittorio Sgarbi, Barbara D'Urso, Marco Salvati, David Pietroni, Rossella Brescia, Luciano Cannito, Lucio Presta, Mara Carfagna.
A loro e a tutti coloro che non sono citati ma che hanno dato il loro preziosissimo contributo alla causa di Chico Forti, va un sincero e immenso grazie!
Dopo il grande tweetstorming di domenica
e soprattutto dopo aver saputo che Chico è venuto a conoscenza, tramite i suoi zii di questa iniziativa, spero solo che possa passare giorni un pò più sereni pensando alle tante persone che gli sono
vicine..
Questo però non è nemmeno
l'inizio e Chico avrà bisogno ora e sempre di più, del grande sostegno di tutti
coloro che credono nella sua innocenza, per questo abbiamo usato l'hashtag
#arrendersimai perché, prendendo spunto dalla sua grande forza, ognuno di noi
possa sempre perseverare nella ricerca della verità e della giustizia e nel
sostegno a questo nostro connazionale che per quasi 13 anni è riuscito a
resistere ad un carcere duro e spietato, alla lontananza dalla propria
famiglia e dai propri figli e all'atroce sofferenza di vedersi negata la
possibilità di poter dimostrare in un nuovo processo la propria innocenza. Tutto
questo Chico Forti ha dovuto passare e subìre senza #arrendersimai.
Vi lascio così la sua intervista
integrale di circa 8 anni fa dal carcere di Everglades.. se volete, potete
leggerne la parte più significativa che ho trascritto io qua sotto, altrimenti
potete ascoltarla interamente aprendo il video di You tube e soffermandovi sulle
sue parole da 1.14.18 circa.. Sta lì il vero significato dell'hashtag che
abbiamo usato per il tweetstorming.. #arrendersimai
Chi ti dà la forza di
alzarti ogni mattina?
La forza di alzarmi ogni mattina: la gente che mi è vicino:
il comitato, i miei amici di Trento che sono stati incredibili nello starmi
vicino, il Consolato, mia moglie, mia madre; tutte le persone che mi hanno
dimostrato che credono nella mia innocenza. Il fatto che meglio di chiunque
altro so che sono innocente, il fatto che in fondo in fondo credo che ci sia un
fine all'ingiustizia.
Il console che mi è stato vicino moltissimo sa che potrei
chiedere la grazia in qualsiasi momento e probabilmente con la mia situazione
potrei chiedere un espatrio e ritornare in Italia e non lo farò mai! Questa è
un'ammissione di colpa, anche parziale che non potrò mai fare. Preferisco
lottare un'altro anno, (ho aspettato quasi cinque anni) aspettare un anno in
più e poter dimostrare la propria innocenza.. credo valga la pena.
Ho ancora le stelle negli occhi, spero di non perdere il mio
positivismo. Ancora racconto le barzellette in prigione, cerco di far sorridere
la gente. Credo che una persona senza il sorriso non possa vivere.
Certo, sono più stanco di quando sono entrato in questa
prigione, ogni giorno è più difficile, però mi rendo conto che tutto sommato mi
sveglio la mattina e c'è gente che sta peggio di me. C'è gente che muore di
malattia e io sono in perfetta forma fisica; tutta la prigione mi rispetta,
forse per il fatto che gli italiani in America sono tutti considerati mafiosi,
forse hanno paura; il fatto che tutto sommato credo di essere ancora più
fortunato di gente che è in situazioni peggiori della mia.
Come riesci a stare
qua dentro e a sopportare di non veder crescere i tuoi figli?
E' uno dei punti più difficili.. sono riuscito a
sopravvivere non solamente al fatto che mi sveglio alle 7 di mattina, vado a
lavorare mille lavori differenti, leggo, mi distruggo fisicamente con esercizio
fisico, lavoro in modo da stancarmi e arrivare alla fine della giornata, poter
andare a dormire e cercare di non avere tempi morti per poter pensare ai miei
bambini.
Una delle cose che mi aiuta e non mi vergogno a parlarne, è
il diniego. Spessissimo cerco di evitare di pensare ai miei figli per quanto li
ami e per quanto gli voglia bene perché il dolore è atroce.
Nonostante tutto quello che ti è successo tu e la tua
famiglia siete ancora uniti o avete subito una crisi?
La crisi è naturale, in 5 anni ho visto i miei figli una
volta, non abbiamo più le risorse economiche per poterci vedere così spesso ma
io credo che sia più importante adesso per i miei figli avere una vita
tranquilla, non avere il problema di pensare che il loro papà è in una
situazione terribile e disastrosa. Sai quante volte ho scritto ai miei bambini
poi ho preso la lettera e l'ho messa da parte..
Tu hai detto che qua
in carcere hai scoperto il pianto..
Prima di questa storia mi sarei vergognato a morte di
piangere. Ho scoperto il pianto in prigione, non me ne vergogno, credo che sia
una valvola di sfogo. Certo non è una cosa che puoi fare di fronte agli altri
prigionieri perché qui c'è la legge della sopravvivenza; una persona debole,
una persona che piange, una persona che non può muoversi o fisicamente non è
forte diventa automaticamente una preda. E' difficile spiegare la vita in una
prigione, sopravvive solamente il più forte. Le uniche volte che piango è
quando come tu adesso spingi tasti che sono molto sensibili per me, o come la
notte quando magari non riesco a mettere la mia mente a riposo e ripenso ai
miei bambini ma altrimenti nella mia vita normale non posso lasciare che questi
sentimenti vengano visti da altri.
Ho troppa rabbia dentro, c'è un motto di Confucio che dice:
"se spendi la tua vita alla ricerca del "revenge", di avere una
rivalsa, è meglio che scavi due fosse: una per te e una per la persona su cui
volevi prenderti la tua rivincita" io non sono mai stato una persona
violenta, tutti quelli che mi conoscono lo sanno perfettamente. Da quando sono
stato arrestato, nei momenti in cui non posso controllare la mia mente, ho sogni
che sono violentissimi verso queste persone a cui non ho fatto nulla.
Questo Prosecutor non sa chi sono, non ha mai avuto nessun
tipo di rapporto con me, non sa qual è il tipo di rapporto mio con la mia
famiglia e mi ha tolto la vita o sta cercando di togliermi la vita, perché non
sarà così semplice togliermela completamente, per interessi che sono interessi
puramente economici. Che sia una persona corrotta o che lo abbia fatto per
prevalere nella sua carriera, comunque sono interessi economici. Questa è la
mentalità americana: il sistema americano è un sistema che non allaccia neanche
le scarpe all'Italia. Il sistema giudiziario americano è basato solamente sul
"punishment", sulla punizione, non credono nella riabilitazione e
questo è un sistema che non funziona, perché io vivo tutti i giorni con 1700
altri prigionieri con una media di 20 anni, 30 anni di condanne; persone che
hanno 15, 20 sentenze all'ergastolo, persone che sono state per 5, 10 anni
nella sezione della sedia elettrica e so che la maggior parte di queste persone
ha subito così tanta umiliazione, così tanta oppressione qui che nel momento in
cui escono non saranno cittadini perfetti per la società ma saranno criminali
perfetti, sapranno fare quello che hanno fatto prima molto meglio.